NiusLatter #42 luna nuova in acquario

Piove e sono ancora a letto, sembra il giorno del giudizio e non ho voglia di alzarmi. Sono le sette e comincio a pensare a tutti quelli che devono prendere L autobus , ai ragazzi che devono arrivare a scuola, a chi in giacca e cravatta non può arrivare bagnato in ufficio. Poi dal disagio al legame tra la pioggia e la pulizia, la pulizia energetica.
Eravamo sudici.
La mattina non è mai stata il mio forte e la pioggia come manifestazione per me è molto complessa. Deve fare caldo per piovere, secondo il mio corpo.
Quindi rigiro le coperte e mi giro di lato.
Abbandonando la possibilità di svegliarmi presto.
La pioggia ha portato via le foglie creando un sentiero nel bosco.
Prima non era così delineato.
Come se avesse disegnato un strada da percorrere con curve e pezzi.
La strada.
Ognuno di noi ne ha una. A volte è complessissimo vederla.
A volte è ricoperta di rovi e ci vorrebbe un Indios a cavallo con un machete che la pulisce. Ma no.
La propria strada tocca a te, me, essi, loro. Nessuno la può pulire per noi, né il fidanzato più abile né lo psicologo più geniale.
Mi alzo, ha smesso di piovere e un sole velato si alza all’orizzonte.
Penso che andrò a Lourdes. Lo penso da tanto. Non per una deriva cattolica post apocalittica.
Non per trump musk e compagni di merende.
Noi siamo pieni di conoscenze che non conosciamo più.
Inizia l’era della risurrezione dell’uomo contrapposto all’uomo di potere e bisognoso di successo.
Mi trovate la nel bosco se volete parlarmi o raccontarmi qualcosa.
Arriverò a fare quello che ho in testa.
Non mi interessano i soldi ne il potere mi interessa la strda alla cura.
Il cambiare prospettiva, musica, azione.
La speranza, il senso.
Resettare il pensiero.
La vibrazione delle cellule.
Ci vediamo li

Sipario

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